Tappetini Auto

Tutte le mattine quando vai in garage ti imbatti in almeno uno di loro. No, non sono i tuoi vicini di casa.

Guidando per le vie della città vedi il loro nome sui cartelloni pubblicitari. Sono VIP? Beh in un certo senso sì!

Se te lo diciamo ti viene da ridere, li hai visti migliaia di volte, e li hai sotto al naso tutti i giorni, sono sopra alla targa della tua auto… No, non sono i  moscerini spiaccicati.

Se ti diciamo che li nomini in pausa pranzo col tuo collega che deve cambiare macchina? Sì, ecco… non parli esattamente di loro in persona... Esatto sono i padri fondatori delle case automobilistiche, grandi industriali!

Sappiamo benissimo il loro nome, ma tu sai che faccia hanno? No?! Te lo diciamo noi.

Adam Opel (1837-1895)

Imprenditore tedesco, ha fondato l’azienda che porta il suo nome nel 1862. Inizialmente produce macchine, ma da cucire, e in un secondo momento biciclette. La moglie e i figli danno il via alla produzione di auto tre anni dopo la sua morte.

Karl Benz (1844-1929)

È l’ingegnere tedesco che ha inventato il motore a scoppio. Nel 1883 fonda la Benz&Cie e produce la prima auto nel 1886, la Benz Patent Motorwagen. Insieme a Daimler Gottlieb (Daimler Motoren Gesellschaft), darà vita nel 1926 al marchio Mercedes-Benz. Mercedes era la figlia del console Emil Jellinek che gareggiava con le auto Daimler.

Armand Peugeot (1849-1915)

Di professione imprenditore, ha fondato la Societé des Automobiles Peugeot. La prima auto è sfornata dalla casa nel 1891, si tratta della Type 2, che usava i motori della tedesca Daimler.

Henry Royce (1863-1933) e Charles Rolls (1877-1910)

Imprenditore inglese, amante della meccanica, Royce, ha iniziato a produrre macchine nella sua officina in solitaria. Charls Rolls (foto destra), proprietario di un autosalone londinese, rimane colpito dai suoi lavori così nasce nel 1906 il marchio Rolls-Royce. Rolls si occupa principalmente di distribuzione. Muore in un incidente sulla Manica mentre pilota un aereo.

Fernand, Louis e Marcel Renault (vissuti tra il 1865 e il 1944)

I tre fratelli fondano nel 1898 l’azienda di famiglia. Hanno prodotto diversi modelli per Hitler e a causa di questo Louis viene accusato di collaborare con i nazisti e muore in carcere. Marcel invece perde la vita nel 1903 in seguito a un incidente nella Parigi-Madrid.

Ferdinad Porsche (1875-1951)

Inizialmente dirigente della Austro-Daimler fonda nel 1931 a Stoccarda il primo nucleo dell’azienda Porsche che si afferma nella realizzazione di auto e nelle corse sportive. In seguito crea il marchio Volkswagen.

Nicola Romeo (1876-1938)

È l’ingegnere che nel 1918 acquisisce il controllo della società Alfa (Anonima Lombarda Fabbrica Automobili) che diventa così Alfa Romeo. Si distingue anche nel settore ferroviario e aeronautico.

Louis Chevrolet (1878-1941)

È il pilota svizzero che dà vita, nel 1911, al gruppo che porta il suo nome. Come socio sceglie William Durant, fondatore della General Motors estromesso per debiti.

André Citroën (1878 – 1935)

Imprenditore francese, nel 1919 fonda la sua azienda e realizza la Type A, l’auto per tutti. Un genio della pubblicità, costruisce la propria fortuna negli anni 20 grazie ai modelli economici.

Henry Ford (1863-1947)

Di professione ingegnere, nel 1903 crea la Ford Motor Company introducendo la tanto famosa catena di montaggio che determina la sua fortuna, permettendogli di costruire auto economiche su ampia scala.

Vincenzo Lancia (1881-1937)

Di origine piemontese, inizialmente lavora e corre per la Fiat. In seguito diventa imprenditore e nel 1906 fonda il suo gruppo, specializzato nella produzione di veicoli di lusso.

Soichiro Honda (1906-1991)

Figlio di un meccanico di biciclette giapponese diventa ingegnere e nel 1946 dà vita ad un'azienda di motociclette. La prima automobile viene messa sul mercato nel 1960.

Abbiamo soddisfatto la tua curiosità? Speriamo di sì. Manca qualcuno all’appello, ma ti parleremo di loro nei prossimi articoli.

Sei un appassionato di auto e tuning? Sì? Allora non puoi assolutamente perderti uno dei raduni italiani più importanti, giunto alla dodicesime edizione, Fashion and Tuning, che si svolgerà sabato 16 e domenica 17 Aprile nel contesto di UdineMotori.

Durante l’evento saranno esposte moltissime auto che verranno giudicate e premiate da una giuria di esperti. Una passerella davvero ricca, dalla quale prendere spunto per personalizzare la propria auto.

Potrai così immergerti nel ricco panorama del tuning e apprezzarne tutte le sfaccettature artistiche. Si tratta infatti di una vera e propria forma d’arte, o meglio di arte in movimento, che permette di rendere unico il proprio mezzo, modificandone la meccanica, l’estetica e l’audio. Per questo, se sei in cerca di idee e stimoli creativi, all’interno dei padiglioni troverai tanti marchi che esporranno le ultime tendenze e novità nel campo della customizzazione, dai professionisti del tuning estetico, con sorprendenti proposte per gli interni e gli esterni della tua auto, ai tecnici del tuning meccanico e audio.

E se vuoi che la tua macchina parli davvero di te non puoi tralasciare gli interni. Quindi che cosa c’è di meglio dello scrivere il tuo nome su un set di tappetini? E perché non aggiungere il logo della tua vettura? Visto che stiamo pensando in grande sarebbe bello poter scegliere anche il colore del bordino, magari in tinta con la carrozzeria! Per tutto questo in fiera ci siamo anche noi con i nostri tappetini su misura personalizzabili e con tante proposte che ti presenteremo in anteprima.

Inoltre nel corso della manifestazione potrai assistere ad entusiasmanti spettacoli di freestyle, drifting, carwash e incontrare la vincitrice di Miss Fashion and Tuning 2016!

Se hai voglia di trascorrere un week end diverso dal solito immerso nel mondo dei motori questa è l’occasione giusta!

Fiera di Udine: Via Cotonificio, 96, Udine,33030. Sabato 16 dalle 10.00 alle 20.00 e Domenica 17 dalle 10.00 alle 19.00

Va bene farsi notare, ma gli eccentrici proprietari di queste auto ci hanno dato dentro. Le loro macchine personalizzate non passano di certo inosservate.

Cristalli Swarovski a profusione per la carrozzeria di questa Mercedes. Abbaglia a tal punto, che quasi non si riesce a guardarla. Ma chi la guida una Barbie?

Si è armato di pazienza il carrozziere che ha completamente ricoperto questa Volkswagen con monete da cinquanta centesimi, come si dice… un lavoro cinese! Infatti il proprietario è proprio originario della Cina. E il possessore della Austin Mini sulla destra, ha avuto la stessa idea, solo che ha utilizzato vecchi Penny.

Precisione e meticolosità anche per il bosniaco Momir Bojic, che ha rivestito un maggiolino Volkswagen con 20.000 pezzettini di rovere sagomati. Per fortuna ha scelto la versione cabrio, così si è risparmiato la capotta. Però poteva mancare il cappellino in coordinato per ripararsi dal sole? Ovviamente no.

Supercar o soprammobile? La KPM di Berlino (Koenigliche-Porzellan-Manufaktur), è una fabbrica di porcellane che ha dato vita a un'edizione speciale della Bugatti Veyron Grand Sport. La particolarità sono proprio gli inserti in porcellana smaltata. Guardare, ma non toccare.

Un gusto decisamente floreale quello del fabbro croato Sandro Vrbanus che ha progettato il Maggiolino Volkswagen qui sotto, probabilmente su commissione di una signora. In ogni caso, eccessivo.

Questa Infiniti G37 è un vero e proprio gioiello. Tutta placcata d’oro è in bella mostra in una gioielleria di Nanchino in Cina. Nessuna invidia per chi dovrà lucidarla. E per rimanere in tema gold, ecco questa Mercedes S500 decorata dalla Carlsson con circa 1000 foglie d’oro. Un effetto più sobrio ed elegante rispetto alla G37.

Cambiamo genere, lo scultore William Burge ha progettato l’auto che vedi nella foto "Phantoms" (fantasmi) e l’ha presentata al Motor Show di Essen. A dire il vero più che fantasmi sembrano dei babbuini.

Aaaa la natura e i prati verdi. Il proprietario di questa Volga GAZ 21 ha pensato bene di ricoprirla di erba artificiale. Probabilmente nel traffico cittadino sentiva la mancanza della vita in campagna!

Potevano mancare gli adesivi? Certo che no. A Santa Cruz, in California, c’è una macchina completamente ricoperta di stickers per paraurti. Utili per nascondere qualche graffio e qualche ammaccatura? Chissà.

E alla personalizzazione degli interni non ci ha pensato nessuno? Ma sì, ci abbiamo pensato noi! Sul nostro sito potrai divertirti a personalizzare il tuo set di tappetini in moquette. Che cosa aspetti le scelte sono praticamente infinite! Così la tua auto parlerà di te.

In MTM ci piace prenderci cura di te anche dopo l’acquisto, e ci interessa tantissimo sapere come trascorri il  tempo al volante e quali avventure affronti insieme alla tua fedele compagna di viaggio a 4 ruote.

Siamo curiosi? Sì forse un po’, ma conoscere le abitudini alla guida dei nostri clienti ci è utile per offrirti un prodotto che rispetti le tue esigenze. Qualche giorno fa ci ha telefonato Marco, per ringraziarci dei tappetini che ha ricevuto e durante la conversazione sono emersi tanti dettagli interessanti che lo riguardano. Ecco la sua storia.

Marco ha 28 anni e di professione fa l’autista di pullman. Ci ha raccontato che percorre circa 2000 km ogni settimana per lavoro e nonostante questo adora viaggiare a bordo della sua auto anche nel tempo libero.

La passione per i motori è di famiglia. Suo papà correva nelle gare con i fuoristrada e suo fratello lo fa ancora oggi, a livello agonistico, mentre Marco fino a qualche anno fa gareggiava in moto. Una passione, quella per i motori, che batte forte, davvero intensa.

Da circa due mesi Marco è proprietario di un’ Audi A5, auto che ha sempre sognato e che vizia come se fosse la sua fidanzata, infatti, quella in carne ed ossa è un po’ gelosa ;)

È attratto dalle Audi perché rappresentano la perfetta unione tra sportività ed eleganza, e come dargli torto.

Per lui l’auto deve essere sempre in ordine, perfetta, lucida e pulita, ma questo non basta, la cosa importante è dare il proprio tocco personale, per questo ha deciso di acquistare un set di tappetini Top e di personalizzarli, così la sua Audi non sarà mai uguale a tutte le altre.

Aveva notato i tappetini MTM da un suo amico, quindi ha deciso di ordinare anche lui un set, di modo che potesse imprimere il suo tratto distintivo all’abitacolo. Così ha optato per dei tappetini neri, con bordo nero in similpelle, impuntura rossa a contrasto ed infine ha aggiunto un ricamo.

Prima di concludere la telefonata gli abbiamo chiesto di definire con una parola i tappetini MTM e la sua risposta è stata: ‘impeccabili’ e nella recensione sulla nostra pagina Facebook ha scritto: ‘ Vi ringrazio tantissimo .. per avermi reso felice’.

Grazie a te Marco a nome di tutto il team MTM!

Se ami l’avventura e adori viaggiare a bordo della tua auto, percorrendo sentieri non lineari e tranquilli, di sicuro apprezzerai la nostra classifica delle 10 strade più pericolose al mondo

1. La North Yungas Road in Bolivia, conosciuta anche come ‘Strada della Morte’ apre la classifica. Lungo il suo tragitto muoiono circa 300 persone l’anno. 69 chilometri di terrore che collegano La Paz a Coroico, passando per la regione dello Yungas. Sulla carreggiata sono riconoscibili i segni  di tutti gli incidenti che si sono succeduti, un tragitto decisamente macabro, meglio tenersi alla larga.

2. Altra strada, altro pericolo, ci spostiamo in Cina sulle montagne di Taihang, dove i Tunnel di Guaoliang, sono stati scavati sulla parete di una falesia. A dir poco inquietante.

3. Restiamo in Cina dove la Sichuan-Tibet Highway è sicuramente un collegamento fondamentale per la popolazione locale, ma ha un ‘piccolo’ neo: il ponte sul fiume Nujiang, uno dei più pericolosi al mondo.

4. Spostiamoci dall’altra parte del globo, in Alaska, sulla Dalton Highway, parallela all’oleodotto che attraversa il Paese, unico compagno di viaggio per chi la percorre. È la strada più isolata in assoluto: zero collegamenti telefonici, tantomeno connessione internet, 3 villaggi per un totale di 60 abitanti. Nella stagione estiva può capitare di doversi imbattere in guadi, quindi il fuoristrada è d’obbligo, ma deve essere ben fornito di scorte di carburante, ruote di scorta e tappetini in gomma 3D.

5. Tornanti estremi e pendenze? Trollstigen in Norvegia è la risposta. La strada è aperta solo da maggio a ottobre perché è completamente impraticabile negli altri 6 mesi. Graziosa non trovi?

6. Anche il nostre Paese è in lizza e si aggiudica il sesto posto nella classifica delle strade più pericolose con il Passo dello Stelvio, il valico automobilistico più alto d’Italia che offre l’ebbrezza di percorrere 84 tornanti. Se sei debole di stomaco… evita!

7. Dalle fredde vette italiane ai paesi caldi, ci spostiamo in Marocco, fra i monti dell’Atlante dove la pericolosissima Dades Gorge esercita una forte attrattiva sui turisti grazie al panorama montuoso mozzafiato e alle fortificazioni dei berberi, le kasbah.

8. Potevano mancare gli Stati Uniti? Devi sapere che la South Dakota Highway 87 in alcuni tratti è davvero rischiosa, per esempio in prossimità del Needle’s Eye Tunnel, che tradotto vuol dire ‘passaggio attraverso la cruna dell’ago’ sotto al quale camion e pullman passano a stento.

9. Torniamo per un attimo in Norvegia, dove l ’Atlantic Ocean Road lunga solo 8 km, passa sopra ben 12 ponti che collegano un arcipelago. Immagina di dover percorrere questa strada con il mare mosso e con un pessimo clima…

10. Infine la Madagascar Road è pessima per colpa di ponti pericolanti e perché durante la stagione delle piogge il fango compromette seriamente la percorrenza.

È davvero complicato stabilire quale sia fra questi 10 tragitti il meno impegnativo. Una cosa è certa, leggendo questo articolo, ti saranno sicuramente venute in mente altre strade pericolose che avrai percorso con la tua macchina.

Lo sapevi che oggi per rubare una macchina bastano solo 14 secondi?

Con i vecchi metodi, rottura del vetro, lamine di metallo, piede di porco, ci volevano circa 9 minuti, ma i tempi si sono accorciati a causa del diffondersi dei moderni dispositivi in grado di copiare la frequenza emessa dal telecomando per l’apertura e la chiusura del veicolo.

I jammer possono sembrare normalissimi telefoni cellulari e invece non solo copiano le frequenze, ma possono disattivare l’antifurto e il localizzatore. A questo punto per il ladro mettersi al volante e scappare è un gioco da ragazzi.

Secondo i dati del Ministero dell’Interno, lo scorso anno sono state rubate circa 330 auto al giorno, per una media di 13 all’ora. La città presa maggiormente di mira è Roma, seguita da Napoli, Milano e Catania.

Adesso vorrai sapere quali sono le auto più rubate in Italia, giusto?

1. Al primo posto troviamo la Panda, che è anche una delle auto più vendute nel nostro paese. Quasi 12.000 furti lo scorso anno.

2. Segue un’altra Fiat, la Punto, con un leggero calo rispetto ai furti dell’anno precedente, c’è da sperare.

3. Terza classificata la 500, icona pop in grado d’incantare tutte le generazioni. Sì, siamo ancora in casa Fiat, che si aggiudica il podio a tutti i livelli.

4. Quarto posto per Lancia Ypsilon. Lo scorso anno 4.448 malcapitati non hanno più trovato l’auto dove l’avevano parcheggiata.

5. Fiat Uno è quinta. Ne circolano ancora? Certo, 4.184 i furti denunciati lo scorso anno. Non c’è niente da fare le auto della casa torinese sono proprio prese di mira dai ladri.

6. Sesta posizione per Ford Fiesta, non è positivo, ma il sesto posto in questo caso è meglio del primo.

7. Anche Volkswagen è presa di mira, fra tutte la Golf, una delle auto tedesche più diffuse al mondo, 2.880 i veicoli rubati.

8. I ladri non risparmiano nemmeno le Smart. La piccola city car è ricercata proprio per le sue piccole dimensioni che la rendono estremamente pratica per i parcheggi in città.

9. Lo sappiamo, ti sembriamo monotoni, ma il 9 posto è ancora di una Fiat, la Grande Punto, in salita di un posto.

10. Chiude questa classifica senza lode e gloria l’Opel Corsa. 1.522 le auto sottratte ai loro proprietari.

Se sei proprietario di una di queste auto, occhi aperti!

E dopo esserci rifatti gli occhi con i bolidi e le nuove uscite presentate a Ginevra, ti deliziamo con la classifica delle 10 auto più brutte della storia.

1. Eccola qui, la Duna, prodotta dal gruppo Fiat tra il 1987 e il 1991, si è distinta come una delle peggiori vetture mai realizzate dalla casa torinese. Pensa che in Sud America è stata prodotta fino al 2000. La sua silhouette sgraziata, fa sì che sia davvero difficile trovarle un pregio a livello estetico.

2. Secondo posto per la Trabant, prodotta negli anni Cinquanta nella DDR (Repubblica Democratica Tedesca) dalla VEB Sachsenring Automobilwerke Zwickaue, e messa in commercio fino al 1991. È stata praticamente l’unica auto destinata al trasporto dei privati nella Germania dell’Est, perché la auto della casa automobilistica concorrente, la Wartburg, avevano costi troppo elevati. Sicuramente sicura e stabile, ma che dire… bruttina.

3. Alfa Romeo ARNA, non ce ne vogliano gli alfisti, ma è proprio inguardabile, quella maniglia nera poi... Dopo pochi anni dalla sua uscita non fu più messa in produzione, eh bè un motivo ci sarà. Fu realizzata in collaborazione con la Nissan fra il 1983 e il 1987, da qui ARNA, Alfa Romeo Nissan Auto.

4. Segue la Prinz, prodotta dalla NSU, una casa automobilistica tedesca famosa sia in campo automobilistico che motociclistico, fra il 1957 e il 1973. La prima era una berlinetta che poteva trasportare 4 passeggeri. Siamo lontani anni luce da quello che ci ha abituati oggi il mercato automobilistico tedesco.

5. A metà classifica troviamo la Citroën Axel. In realtà le prime Axel furono prodotte in Romania e il marchio era Oltcit, solo in un secondo momento lo sgorbietto fu esportato in Europa con il marchio Citroën. La risposta degli automobilisti fu davvero deludente. Anche i francesi hanno i loro scheletri nell’ armadio.

6. La produzione della Dacia 1300 iniziò nello stabilimento rumeno di Mioveni nel 1969. Inizialmente fu diffusa nell’est Europa e solo in un secondo momento destinata al mercato occidentale con il nome di Dacia Denem. Il modello di partenza era la Renault 12. Nel 2004 fu interrotta la produzione della berlina e quella della break, mente la versione pick-up fu in commercio fino al 2006.

7. In settima posizione si classifica la LADA Samara. Quest’auto è ancora oggi in produzione, anche se solo per il mercato sovietico. È stata messa in commercio nel 1984 dalla casa automobilistica Lada-Vaz situata proprio a Samara, le regione che le dà il nome. La sue linee squadrate sono decisamente il suo punto debole.

8. SEAT FURA, ottavo posto, il portellone è inguardabile e si tratta di un riciclo. La casa spagnola ha realizzato questa macchina basandosi sulla Seat 127, copia a sua volta della Fiat 127. Fu messa in circolazione nel 1981 allo scadere dell’accordo Seat-Fiat. Guardiamo oltre.

9. La Skoda 130 è stata prodotta dal 1984 al 1988, un arco di tempo ristretto ed era il modello di punta della casa, prima che Skoda venisse incorporata dalla Volkswagen.

10. Torniamo in Italia e chiudiamo in ‘bellezza’ con la FIAT 126, l’ultima con il motore posteriore. È stata presentata al Salone di Torino del 1972 con lo scopo di sostituire la 500 che, seppur completamente ridisegnata, è sopravvissuta con successo fino ai giorni nostri. Chissà, magari la 126 avrà un destino analogo, a guardarla bene non è poi così brutta.

Dai ammettilo, ti abbiamo strappato un sorriso.

Anche l’86° edizione del Salone ginevrino, non deluderà le aspettative. Fra le immancabili supercar si fanno decisamente largo i  SUV. Scopriamo insieme che cosa ci riserva l’esposizione.

Maserati presenterà il tanto atteso Levante, il primo SUV col Tridente. Il suo aspetto richiama quello di una coupé rialzata, anche se non manca il carattere sportivo. Trazione integrale e cambio automatico ad 8 rapporti per offrire prestazioni ottimali anche fuoristrada.

Fiat ‘risponde’ con la 124 Spider, il ritorno di un’icona,  e con  la Tipo hatchback, che dopo essere stata inseguita dai paparazzi si svelerà al pubblico della kermesse.  Alfa Romeo è in leggero ritardo, infatti la Giulia sarà prodotta negli stabilimenti di Cassino subito dopo la fine del Salone.

Passiamo ai tedeschi. Volkswagen ha in serbo molto proposte e Audi presenterà la nuova Q2 e la RS Q3 Performance. La Q2 (foto) sarà disponibile in diverse varianti, alcune studiate per la guida in città ed altre per i tragitti fuoristrada, mentre la RS Q3 è il SUV compatto della Casa di Ingolstadt con assetto ribassato rispetto al Q3 standard.

Seat presenta Ateca, il SUV spagnolo, nato per soddisfare le richieste del pubblico. Notevoli le dotazioni tecnologiche: Traffic jam assist, grazie al quale potrà gestirsi in autonomia nel traffico, e l’Emergency assist che stimola il conducente con segnalazioni visivo/acustiche seguite dal rallentamento del veicolo.

Le supercar giocano i loro assi nella manica. In materia di SUV Bentley ha già dato con la Bentayga e a Ginevra, oltre alla Flying Spur V8 S, presenterà un crossover. Porsche esporrà la 718 Boxster e Bugatti la Chiron (foto). Con la Centenario Lamborghini celebra i 100 anni della nascita del suo fondatore Ferruccio e Ferrari risponde con la GTC4 Lusso e la California T Handling Speciale.

Jaguar presenta la F-Type SVR, oltre 320 Km/orari, non so se rendiamo l’idea, e Aston Martin la DB11 con V12 5.2 biturbo fornito da AMG . Mercedes si fa attendere con  la nuova Classe C Cabrio, ma BMW non incassa il colpo, anzi, propone 2 versioni inedite della serie 7: la ibrida 740e iPerformance e la M760Li xDrive con motore biturbo da 600 cv.

Altre 2 ibride faranno parlare di sé. La Lexus LC in carbonio, alluminio e acciaio e il crossover C-HR della Toyota, che dovrà vedersela contro la Kia Niro. E sono proprio le coreane che daranno del filo da torcere alla casa giapponese; il duello è fra la Hyundai Ioniq e la Prius.

Volvo presenterà la V90, Opel la Nuova Mokka X, il concept GT e la nuovissima Astra Sports Tourer. Renault parte all’attacco con la Mégane Sportour e la Scénic ‘nouvelle generation’. Rimanendo nello stesso segmento abbiamo la Honda Civic 5 porte Concept, il debutto della nuova DS3 e Citroën che propone lo Spacetourer Van multiforme. Ford punta sulla S-Max.

Pininfarina e  Italdesign?! Certo che ci saranno. Nei prossimi giorni troverete tutte le curiosità sulla nostra pagina Facebook.

E dopo i suggerimenti per il lavaggio degli interni auto, non potevano mancare quelli per i vetri e la carrozzeria. Prima d’iniziare ricordati di posizionare l’auto all’ombra. Ti starai chiedendo perché. Se ti posizionassi al sole la tua macchina si asciugherebbe subito, creando degli aloni che faresti molta fatica a rimuovere. Quindi meglio risparmiare le forze!

Ecco qualche dritta per te:

1. La carrozzeria è un punto dolente, lo sappiamo… E se è tanto che non la lavi ti tocca usare l'idropulitrice, altrimenti come rimuovi lo sporco ostinato?! Utilizza in seguito il detergente, per esempio lo shampoo con cera, stendilo con la spugna su tutta la superficie ed infine risciacqua abbondantemente.

2. Passiamo all’asciugatura. Un panno morbido è quello che ci vuole, possibilmente pelle di daino. Non eseguire questa procedura all’aria, così eviterai il formarsi degli aloni tanto odiosi.

3. Per rendere splendenti il lunotto e il parabrezza ricordati di sollevare i tergicristalli e già che ci sei dagli una spolverata con un panno in microfibra prima di rimetterli al loro posto. Il panno ti servirà anche per rimuovere la polvere dal cruscotto.

4. Il segreto per avere dei vetri perfetti? Qui i rimedi della nonna tornano utili. Usa alcool e fogli di giornale, quelli della Gazzetta andranno benissimo, poi passa la carta imbevuta sul vetro. Vedrai, otterrai un risultato imbattibile.

5. Non sarai mica stanco? Dai ultima dritta, aggiungi un deodorante per auto, sali a bordo e goditi il risultato.

Il tutto ti richiederà una quarantina di minuti, ma non c’è fretta!

4RM –S che tradotto significa 4 Ruote Motrici Sterzanti, ecco la grande novità brevettata dagli ingegneri di Maranello.

La trazione integrale, insieme al doppio sterzo, permetterà di usare la nuova Ferrari anche su strade innevate o a bassa aderenza.

E questa volta il cavallino non si ‘limita’ ad inseguire prestazioni massime, eccezionali ed estreme, ma è in grado di soddisfare anche le esigenze di chi non rinuncia al week end fuori porta con tutta la famiglia e necessita quindi di maggiore confort e spazio.

Come mai una scelta di questo tipo?

Gli studi compiuti sulla FF, modello precursore, hanno dimostrato che l’età media del ferrarista si è abbassata, ed è aumentata del 30% la percorrenza chilometrica. Pertanto l’obiettivo finale è quello di rendere la Ferrari un’auto da usare con maggiore frequenza rispetto a una due posti.

Questo non toglie che il motore 12 cilindri da 690 cv e 8000 giri resti il punto di forza. La velocità massima è di 335 km/h e l’accelerazione va da 0 a 100 in 3,4 sec. Il suono sa essere potente ed elegante in assetto sportivo, armonioso e coinvolgente se si guida in città.

Mettendo a nudo la GTC Lusso possiamo dire che è lunga 5 m e pesa 1790 kg. Restano per ora segrete le informazioni inerenti consumi ed emissioni, anche se pare che grazie al cambio ad 8 rapporti le emissioni di C02 siano state ridotte.

Passiamo allo stile, curato da Ferrari Design. Il volume è slanciato, il tetto è stato abbassato lievemente nella parte posteriore, ma senza intaccare lo spazio nell’abitacolo e la capienza del vano baule. Sul frontale spiccano le prese d’aria e alcuni dettagli il cui scopo è migliorare l’aerodinamica, stessa funzione svolta dallo spoiler posteriore integrato.

La percezione finale dell’insieme è quella di un bolide scolpito e graffiante.

Anche gli interni sono studiati nel minimo dettaglio con cura artigianale. I sedili in pelle sono comodi e spaziosi e il passeggero, tramite uno schermo, può condividere l’esperienza di guida e usufruire di diverse funzioni. Il voltante è stato rimpicciolito e vanta una serie di comandi che rendono l’esperienza di guida unica.

Sarà presentata al prossimo salone di Ginevra, ma se vuoi scoprire ulteriori curiosità consulta il sito www.ferrari.com